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“Fare la birra in casa”: Recensione di un libro che non ho (ancora) letto.

5 Agosto 2020 - il Blog, Tecniche e Consigli
“Fare la birra in casa”: Recensione di un libro che non ho (ancora) letto.

Per parlare di “Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio“, il manuale definitivo uscito a giugno 2020 e scritto a 4 mani da Francesco Antonelli e Angelo Ruggiero, ho bisogno come al solito di fare un giro un po’ più largo.

Homebrewing in Italia, la situazione

Parlare di homebrewing in Italia tra noi appassionati, è sempre un po’ come camminare sulle uova: ogni argomento ha talmente sfaccettature possibili che è statisticamente impossibile trovare un altro homebrewer che la pensa esattamente come te.
Che poi, a pensarci bene, l’obiettivo comune è sempre lo stesso: fare birra in casa nel migliore dei modi cercando il giusto compromesso tra tempo, spazio, soldi, affetti, emotività etc. E tutti abbiamo iniziato più o meno nello stesso modo.

On line esistono diverse fonti e risorse per cominciare a capirci qualcosa di questo hobby, con contenuti non sempre rivolti ai novizi, e chi inizia da zero può fare fatica a trovare una guida schematica, sintetica, efficace ed esauriente per muovere i primi passi.

D’altro canto l’hobby dell’homebrewing in Italia, e nel mondo, si sta evolvendo in una maniera pazzesca: ricordo che quando ho iniziato a fare birra nel 2014 (solo 6 anni fa), molte tecniche e strumentazioni per la birrificazione casalinga erano ancora un lusso per pochi, e nonostante questo già potevo attingere a miriadi di informazioni di bit riciclati.

Adesso il prezzo delle attrezzature considerate un tempo tra le più avanzate si è di molto abbassato, e parallelamente le informazioni a cui attingere sono centuplicate e diventate sempre più dettagliate, così come sono aumentate le competenze e le esigenze dell’homebrewer medio, al punto tale che ci sono molte persone esperte e considerate di riferimento su diversi argomenti. E come se non bastasse, la possibilità di incrociare qualche homebrewers tra i propri amici e conoscenti o nella propria zona è sicuramente un evento molto più frequente di come poteva esserlo molti anni fa. Insomma… gli homebrewer attivi sono tanti. Non esiste un censimento preciso ed affidabile, ed è impossibile farlo: secondo me non è una fesseria dire che potremmo essere tra le 15 e 20mila persone a praticare in Italia l’hobby della produzione di birra in casa.

Ai miei esordi, tramite forum e pochi altri canali già esistenti, ho avuto il piacere di interagire con diverse persone che nel panorama già spiccavano: persone generose e disponibili con esperienza e sapere maturato sui libri e sul campo, a cui potevi domandare tutto. Alla giusta domanda ognuno aveva la giusta risposta, argomentata e motivata con collegamento alla fonte. C’è da dire che da quando ho mosso i primi passi sono passati 6 anni e le mie domande erano sempre molto elementari. Per iniziativa personale ho continuato a studiare su manuali vari e a formarmi. Molto probabilmente sono io che, crescendo nell’hobby, ho cambiato modo di fare domande rendendo le mie domande sempre più specifiche, che una volta individuata la macro area dell’argomento, ponevo a persone diverse per le competenze, o cercavo le risposte nei libri.

Libri generici a tema homebrewing in italiano ce ne sono, dicevo (non poi così tanti come si pensa) e sono utili per acquisire familiarità con i processi fondamentali della produzione. Sono stati pubblicati ormai molto tempo fa (una decina di anni equivalgono ad ere geologiche in hobby come il nostro) e leggendoli adesso hanno perso di attualità: illustrano benissimo l’homebrewing che fu con suggerimenti a tecniche e strumentazioni che di fatto non si usano più da anni. Come dicevo prima, l’homebrewing in Italia è costantemente in evoluzione, il tempo passa e i manuali generici, per forza di cose, non riescono a stare al passo coi tempi e diventano “vecchi”.

Motivo per cui, e concludo la lunga introduzione, avere un nuovo manuale, aggiornato e al passo coi tempi è non solo importante, ma fondamentale per fotografare in maniera corretta l’attuale movimento homebrewing in Italia.

“Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio”, gli autori.

Parlare, su questo blog, di Angelo Ruggiero e Francesco Antonelli è abbastanza inutile, e tra l’altro è davvero difficile farlo senza scadere nella banale retorica delle belle parole. Seguo i loro blog da anni, più o meno da quando ho iniziato, ed anche grazie a loro se l’homebrewing in Italia è cresciuto di livello così tanto. Possiamo considerare entrambi degli influencer, tra le figure più autorevoli della scena, in grado non solo di di guidare il movimento, ma prevederne la direzione… anche se sono abbastanza sicuro che nessuno dei due autori si riconoscerà in questa descrizione, più per modestia che per altro. Sicuramente siamo di fronte a due autori che mettono e trasmettono tanta passione per l’hobby in comune, con ottime capacità di sintesi sugli argomenti e dalla innata dote di fare divulgazione. E in effetti, il manuale definitivo per l’homebrewer del terzo millennio non poteva che portare la loro firma.

Dove comprare “Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio”?

È possibile acquistare una copia cartacea del libro “Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio” direttamente nella sezione shop del sito di Fermento Birra, all’indirizzo https://www.fermentobirramagazine.com/prodotto/fare-la-birra-in-casa-guida-completa-per-homebrewer-del-terzo-millennio-di-f-antonelli-e-a-ruggiero/

Il libro è di 356 pagine ed è rivestito da una copertina flessibile al prezzo di 24,90€.

Che io sappia, al momento non sono previste versioni epub.

Il libro è disponibilie anche su Amazon al seguente link https://amzn.to/3o6HbeX.

Di cosa parla “Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio”?

Di come fare birra in casa, ovviamente. O meglio… dei molteplici modi per fare birra in casa.

Fare la birra in casa permette a chiunque di esprimere al meglio la propria personalità da versare in forma liquida all’interno di una pinta, condivisa a tavola con amici, parenti, colleghi o in compagnia di sé stessi.

Questo manuale si pone l’ambizioso obiettivo di dimostrare che l’homebrewing non è più un hobby di nicchia e cerca di parlare a tutti: allo smanettone, al nerd, al purista, all’eclettico, al chimico, al ciappinaro e perché no, pure all’ubriaconEHM… bevitore responsabile. Insomma, tutti.

“Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio” non è un romanzo: è un manuale!
Ci sono dei capitoli che possono essere saltati a piè pari, oppure sfogliati distrattamente per ripassare concetti già consolidati, oppure passare da un capitolo all’altro per cercare la risposta al proprio dubbio.

Ogni capitolo è un trattato didascalico su ogni aspetto del processo di birrificazione, sui dubbi che possono nascere nella mente del lettore a prescindere dalla preparazione. I primi capitoli sono rivolti prevalentemente a chi non ha mai fatto birra in casa, con consigli per effettuare acquisti in maniera più consapevole (anche se io non conosco nessun homebrewer che abbia prima comprato un manuale sul tema e poi l’attrezzatura base per produrre birra da kit).

Andando avanti con la lettura e con i capitoli, vengono introdotti i 4 ingredienti principali per la produzione della birra analizzandone le loro differenze e peculiarità, condizione necessaria per comprendere i capitoli successivi, dove si analizzano i vari metodi di produzione come il metodo E+G ed All-Grain, elevazione in botte, produzione di stili sour e tutto il resto.

Ho trovato molto interessante il capitolo in cui viene schematizzata la giornata della cotta, sin dalla preparazione della strumentazione, fino all’inoculo del lievito per la fermentazione. Ogni step del processo produttivo è analizzato, sottolinenando l’importanza di tutti i passaggi, anche quelli più scontati e prevedibili. Per chi ha deciso di approcciarsi alla produzione casalinga di birra con metodo All-Grain è molto utile capire sin da subito i passaggi che possono risultare critici. Il capitolo è interessante da leggere anche per chi destreggia con maestria la sapiente arte dell’All-Grain: io personalmente ho trovato degli spunti interessanti su come ottimizzare ulteriormente i tempi morti della cotta, sopratutto per le fasi di pulizia e sanificazione.

La seconda parte del libro è probabilmente la parte che merita attenzione nel lungo tempo, e su cui ancora non mi sono dedicato a sufficienza, ricco di consigli pratici di varia natura: Automazione dell’impianto; costruzione di una ricetta partendo da uno stile; scelta e trattamento di una botte per usi vari; preparazione di una birra per un concorso; panoramica sui principali difetti di una birra e, è proprio il caso di dire, tanto altro.

A chi è rivolto “Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio”?

Questo manuale è scritto da homebrewers per gli homebrewers. Sembra un’ovvietà, ma non del tutto, a pensarci bene. Motivo per cui si tratta di manuale destinato a tutti gli homebrewers: sia quelli decisi a muovere i primi passi e sia i veterani che pensano di aver esplorato e imparato ogni aspetto della produzione casalinga di birra.

Tutti i capitoli portano la firma di Francesco Antonelli o Angelo Ruggiero, con interessantissimi approfondimenti formati da altri homebrewer, degustatori e persone note del movimento birraio italiano con consigli molto pratici. Sfogliando la prima volta questo libro, mi è capitato di fermarmi sul capitolo dedicato all’All-Grain e l’occhio mi è caduto immediatamente sul trafiletto, firmato da Davide Cantoni, che descrive i punti di forza delle pentole All-In-One (o BIAP).

Una grande certezza di questo hobby è che c’è sempre da imparare e mille sono le cose che possiamo scoprire, e se questo libro ci insegnerà anche una sola cosa, avrà raggiunto il suo obiettivo.

“Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio” è un manuale perfetto. Ho trovato solo una piccolissima pecca che purtroppo non rende questo manuale fantasmagoricamente perfetto al mille per mille: manca un glossario con i riferimenti nel libro. Ma stiamo parlando di piccioserie.

Comprare o non comprare?

In conclusione, se siete atterrati su questo blog per avere una recensione su “Fare la birra in casa. Guida completa per homebrewer del terzo millennio” e avete letto fin qui e non avete ancora deciso se acquistare o meno questo manuale… io dico di sì. Senza dubbio alcuno.

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4 pensieri su ““Fare la birra in casa”: Recensione di un libro che non ho (ancora) letto.

Frank

Grazie per le belle parole! E sì: manca il glossario e hai ragione. Rimedieremo. PS. vedi che i commenti servono? 🙂

Risposta
    ostelinus

    è stato difficile rimanere oggettivi senza lasciarsi andare a sentimentalismi, lo ammetto. <3

    Risposta
Indy

“anche se io non conosco nessun homebrewer che abbia prima comprato un manuale sul tema e poi l’attrezzatura base per produrre birra da kit”
Eccomi! 😛

Risposta
    ostelinus

    Oh beh… l’importante è sapere che esistono

    Risposta

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