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Uno spettro si aggira nella campagna san lazzarese: è lo spetto dell’Officina Briù la birra ad 8 bit, microbirrificio artigianale dove con passione e pazienza viene svolto un lavoro dalla tradizione millenaria che scava le radici fin dagli antichi egizi fino ai giorni nostri.
Perché officina? Perché è nelle officine che nascono artigianalmente i prodotti migliori, destinati a durare e crescere, migliorare, perfezionarsi, appagare chi fa, ma soprattutto chi beneficia di tutto quel lavoro. Perché dietro ogni bottiglia stappata c’è una storia da raccontare, dei pensieri, delle attese, delle speranze che fanno in modo che la schiuma, che il colore, che la gradazione alcolica sia artigianalmente “perfetta”.
Perché birra ad 8 bit? Perché sono un nerd. Mi piacciono i vecchi videogiochi, mi piace la computer grafica, mi piace la pixel art, mi piace fare le cose a mano, mi piace produrre con le mie mani le cose con i pochi mezzi a disposizione, perché mi piace mettere passione nelle cose che faccio. Oggi è facile realizzare ad alti livelli se hai a disposizione giga e giga di materiali ed attrezzature. Io con 8 bit a disposizione produco una birra che non ha niente da invidiare a quelle realizzate con strumentazione molto più grandi e costose della mia.
C’è una cosa fondamentale da dire: l’homebrewing, prodursi la birra in casa è diventato legale, e quindi facile in italia solo da circa vent’anni.
Io non ho alle spalle tantissimi anni di esperienza, ovviamente; e sono molto fortunato perché le mie produzioni si avvalgono dell’esperienza proveniente dai tentativi svolti da altri appassionati come me che mi illustrato le migliori strategie per fare in modo che ogni cotta sia “perfetta”.
Ho però un sogno, anzi, una speranza: poter vedere la mia birra in vendita nei negozi di birra specializzati, e aiutare, chi come me ha tentennato parecchio prima di lanciarsi in quest’avventura.