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Alta Fedeltà

29 Ottobre 2019 - il Blog, Ricette
Alta Fedeltà

Che la mia stagione brassicola autunno-inverno non sia partita sotto i migliori auspici… ormai lo sanno pure i sassi: non si tratta certo di un mistero.

Come se non bastasse, dopo 4 anni ho deciso di provare a fare un Kit All Grain già preparato e in vendita: in occasione della X giornata nazionale italiana dell’homebrewing ho deciso di “rompere” le regole e lasciarmi andare e rivivere l’ebrezza provata tanti anni fa quando cominciai a fare birra in casa.

Lo stile scelto di quest’anno è una Ordinary Bitter ( cat. 11A del BJCP ) e la ricetta consigliata porta la firma autorevole di Alessio Allo Gatti, il signor CANEDIGUERRA (decisamente non il primo che passa per strada), quindi tutto sommato, per me che preferisco bere inglese, non si è trattato di chissà quale grande sacrificio. Ultimamente poi stanno ritornando in auge tra gli homebrewer la moda di fare le birrette, inteso non in maniera dispregiativa, quanto come la rivalsa delle birre semplici rispetto ai birroni: pochi malti, un luppolo, il giusto lievito… e via col tango.

E mentre decidevo se mettere in carrello il kit convivevano in me diverse sensazioni contrastanti, che più o meno hanno poi dato esito all’acquisto.

Io che guardo il carrello degli acquisti.

Quindi, proviamo a capire perché e quando è giusto scegliere un kit all grain.

Perché e quando scegliere un kit all grain?

Quando e perché è giusto comprare un kit all grain? E quando no? Proviamo a rispondere a questa domanda in maniera sintetica per punti. Facciamo un po’ quel giochetto delle classifiche? Vi va? Parliamone nei commenti.

Ritengo che sia giusto comprare un kit all grain quando:

D’altro canto ci sono talmente tanti motivi per non comprare i kit All Grain che faccio fatica ad isolarne solo cinque. Proviamoci.

Detto questo, mi sono cazziato da solo per aver preso il kit bell’e pronto. E la sera di venerdì 25 ottobre mi sono chiuso nella mia Officina per preparare la mia ennesima cotta per celebrare l’appartenenza e la devozione a questo fantastico hobby, ben due giorni prima rispetto all’appuntamento nazionale, perché ragazzi… ok la passione, ok l’appartenenza, ok tutto… ma la domenica è il giorno delle signore.

Parliamo un po’ della ricetta.

I kit All-Grain comprati on line sono sempre accompagnati da un foglio di istruzioni in cui sono riportate, riga per riga, l’elenco delle cose da fare come una scaletta da rispettare pedissequamente, compresi i momenti da ritargliare per la pulizie delle attrezzature. Ma io non ho bisogno di leggere la procedura e seguire le fasi alla lettera: so già cosa fare e quando. Preferisco concentrarmi sulla vera protagonista della cotta: la ricetta, che paradossalmente ha pochissima visibilità all’interno delle istruizioni, con informazioni vaghe ed approssimative. Come prima cosa, infatti, ho trascritto ed adattato la ricetta secondo le mie esigenze, e ho avuto non poche difficoltà nel riportare su BrewFather le materie prime e solo dopo un paio di tentativi di aggiungi qua e sposta la credo di aver trovato la quadra del cerchio, ma non ci scommetterei, visto che la verità è nota solo al produttore del kit.

Ho poi ridimensionato e ricalcolato i volumi di acqua e il relativo trattamento in base al mio impianto. E anche su questo fondamentale aspetto abbiamo sempre delle informazioni vaghe e approssimative.

Ordinary Bitter – Allo Edition

Mash

Malts (3.83 kg)

Other (100 g)

Hops (55 g)

Miscs

Yeast

Fermentation

Cosa non mi piace di questa ricetta

Lungi da me il voler fare le pulci ad Allo di CANEDIGUERRA, di cui apprezzo moltissimo le produzioni compreso l’estetica, ma ci sono delle cose che francamente non ho apprezzato in questa ricetta.

Com’è andata la cotta?

Detto questo, passiamo alla parte bella del tutto: la cotta!

Ahhh… che bella cosa l’aerosol di malti e luppoli! Erano mesi che non respiravo così bene!

Per la maggior parte della serata non mi sono dovuto preoccupare di pesare le materie prime e richiudere e sigillare sotto vuoto, quindi ho avuto un sacco di tempo libero da dedicare alle pulizie e alla riorganizzazione delle materie prime e delle attrezzature, il resto è stato tutto tempo libero. Ricircolo in corso, buona musica di sottofondo, birretta in mano, sgabellino comodo, uno sguardo a YouTube e uno a Facebook… e la serata è finita presto. E senza mal di schiena.

Ogni tanto concedersi il lusso di un kit, quindi, è consigliabile, anche se si è homebrewer esperti, o nel mio caso, homebrewer rompicoglioni con la mania delle classifiche in cerca sempre di un pretesto per sbruffoneggiare dall’alto del pulpito.

E comunque…

https://www.youtube.com/watch?v=dF4pW0MvlCA

…Buona giornata nazionale dell’homebrewing, amici! Che la mia e la vostra passione continui per molto altro tempo ancora e non solo in questa occasione, che, diciamoci la verità: la gioia e il piacere di sedersi in una tavolata piene di persone a parlare di stronzate e cose serie accompagnando il tutto con un po’ di birra è semplicemente una gioia della vita.

Sempre e comunque dalla parte dell’homebrewing!

Salute!

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