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Qualcuno ha per caso detto Editto della purezza?

19 Aprile 2019 - il Blog, Ricette
Qualcuno ha per caso detto Editto della purezza?

Sull’Editto della purezza ho solo due certezze.
La prima è che l’editto è stato stilato per continuare ad avere la birra anche nei periodi più bui e scarsi di cibo, come per esempio durante guerre e carestie. Un modo gentile per dire: se proprio devo morire, tanto vale morire contento.

La seconda è che non riuscirò mai a pronunciare Reinheitsgebot correttamente. Renei ste bot… Raine hey gesbot… Renegade ge bot… Eschinsibur… Escalabar… per quanto ci provi… niente. Non ce la posso fare.

Entrambe le convinzioni sono ovviamente frutto del mio personale pensiero, ma in qualche modo non credo di essere il solo.

Qualcuno ha detto per caso #BestBrewChallenge?

Quindi, siccome il 23 aprile è l’anniversario del RyogaRanmamezzoshebot e siccome noi homebrewers siamo così, un po’ pazzi e un po’ solari, c’è la #BestBrewChallenge che è questa competizione fichissima dove tutti i birrificatori casalinghi de lo mondo intiero si danno appuntamento alle 14:00 per accendere le pentole e fare insieme una birra in stile Marzen seguendo i vincoli dati dal reneferrettidaidaidagebot e utilizzando i malti di una precisa marca. Poi la spedisci… e se sei stato bravo ti arriva a casa una vagonata di malto d’orzo. Ma davvero una vagonata…

Anche io quest’anno, ho deciso di partecipare: l’idea di fare una bassa fermentazione mi ha subito convinto, visto che ultimamente bevo praticamente solo quelle, e mi ha anche affascinato l’idea di fare una birra, diciamo, alla vecchia. anche se per molti versi ormai il renegheghejezzbot si può ritenere superato anche in Baviera… ma si sa… quello che muore non muore mai.

carina la baviera, me la ricordavo diversa

Qualcuno ha detto per caso Marzen?

E quindi, partendo dal presupposto che buone le marzen eh, per carità, ma dopo un po’ anche che due palle tutto sto miele e cereali, ho provato come al solito a ragionare su una ricetta probabile per capire non tanto cosa può fare per me una marzen, ma cosa posso fare io per lei.

Sono partito ovviamente andando a chiedere a chi ne sa più di me come fare per realizzare una Marzen in casa, e su un vecchio numero di BrewYourOwn, ho trovato un interessante articolo sulla storia dello stile, con riferimenti storici alle tecniche di produzione e infine una ricetta semplice semplice semplice per una farne una, che ho usato come base e su cui ho effettuato delle modifiche per adattarla alle mie esigenze, ovviamente.

Le Marzen del raimediasetla7gebot prevedono la decozione, ma nella mia officina non ho l’attrezzatura e voglia di attrezzarmi per fare decozione. E sempre secondo il cosolìgebot (che da questo momento in poi chiamerò per comodità Rinaldo) la correzione dell’acqua e del PH, usando sali e acido lattico non è ammessa, e su questo, mi piace vincere facile, visto che, lo ammetto, non ho mai controllato il PH durante l’ammostamento e non ho mai modificato l’acqua. Ho previsto però l’uso di una piccola quantità di malto acidulato, che è in qualche modo tollerato dal Rinaldogebot.

Dulcis in fundo, non è previsto nemmeno il dryhopping… Certo che sto Rinaldignoghesbot è veramente una grande rottura di palle, eh!
E non si può fare niente… E allora sai che ti dico, Rimbanaldoserbot dei miei stivali? Ti sfido! Io il dry hop lo faccio. Ok?!? Qualcosa in contrario? Eh? EH!!!

Ma guarda un po’…

Qualcuno ha per caso detto Hoppy Marzen?

E quindi… eccoci con la ricetta. Qualche attento lettore in passato mi ha contattato perché ha provato a riprodurre qualcuna delle mie ricette ed è rimasto soddisfato dal risultato, magari provate pure questa, così mi fate sapere. Anche questa volta mi sono aiutato con BrewFather che è un software troppo in gamba.          

Hoppy Märzen – la ricetta

Vitals

Mash

Malts (5.6 kg)

Other (300 g)

Hops(190 g)

Miscs

Yeast

Fermentation

Com’è andata la cotta?

E quindi, poiché il 23 aprile, ovvero il giorno della Marzen europea, io sarò in giro per affari miei con la mia famiglia a festeggiare un’altro tipo di anniversario, ho anticipato la cotta a ieri sera, giovedì 18 aprile, sempre nella speranza che Gugliemo di Baviera non se ne abbia a male.

La cotta è andata via in maniera molto scorrevole, e in questo momento che scrivo ho la schiena a pezzi e 20 litri di mosto a 10°. Ho inoculato il lievito e ho impostato l’AxHTherm per gestire le rampe del fast lager previsto, ho acceso il Plaato… e domani partirò per una breve vacanzina.

Giusto due cose da aggiungere.

tutto tace… per il momento.

Per gli homebrewer più ansiosi… tranquilli! Terrò tutto sotto controllo da remoto con l’ausilio di Brewfather che raccoglie tutti i dati inviati sia dall’AxHTherm che dal Plaato in un comodo grafico.

Per gli homebrewer più attenti… sebbene la ricetta prevedeva un volume finale di 23 litri, poco fa ho scritto che in fermentatore ho messo 20 litri. Considerando che circa un litro era schifezza del fondo della pentola che di solito lascio li… mancano due litri di mosto all’appello. Ma questa, cari miei amici, sarà lo spunto per un’altra fantastica storia…

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