SMaSH è l’acronimo di Single Malt and Single Hop, che che tradotto diventa Unico Malto e Unico Luppolo. Siccome UMeUL è veramente orrendo, continuiamo a mantenere l’abitudine di non tradurre e a chiamarle SMaSH. L’idea nasce e si sviluppa su HBT, il famoso forum americano http://www.homebrewtalk.com e mostra come, in questo fantastico mondo di fusione e aggregazione delle più svariate percentuali di malti speciali e luppoli, spesso si perde di vista la semplicità e l’eleganza che può essere data da una birra che come ingredienti ha un solo tipo di malto e un solo tipo di luppolo (oltre, il lievito ed acqua, ovviamente), anche se poi vedremo che non sempre è così.
Che cos’è una SMaSH.
Come si intuisce dal nome stesso, l’obiettivo di questa filosofia è quella di avere un approccio molto elementare alla scrittura delle ricette per fare birra in all grain. Ma attenzione! Ciò non significa che le SMaSH sono ricette di secondo livello, banali, oppure non ragionate nella stesura. Paradossalmente scrivere una buona ricetta SMaSH è molto più difficile di quello che sembra e si può comprendere facilmente come scegliere l’ingrediente giusto non è per niente scontato che potrebbe portare l’homebrewer alla pazzia.
Perché fare una SMaSH?
I motivi sono svariati. Provo ad elencarne qualcuno, sapendo già che la lista potrebbe diventare infinita:
- Muovere i primi passi verso la scrittura di una ricetta all grain completamente scritta da sé: migliaia sono i siti e libri ricette per fare birra all grain in casa. Non sempre si trovano però commenti in merito sulla scelta di questo o quell’ingrediente, la percentuale e sopratutto il risultato finale. E per quanto passa essere autorevole o blasonata la fonte, il risultato riprodotto in casa, chissà come mai… è sempre diverso!
- Sperimentare un malto: addomesticare gli ingredienti è molto difficile, e a mio avviso impossibile, vista la vasta possibilità di combinazioni e il poco tempo a disposizione per provarle tutte. Analizzare le proprietà organolettiche di una birra monomalto ci aiuta a capire gli aromi, i sapori caratteristici di quel certo tipo di malto scelto;
- Sperimentare un luppolo: allo stesso modo, per conoscere a fondo un nuovo luppolo potrebbe essere utile testarlo in una SMaSH per conoscere al meglio le sue caratteristiche aromatiche e le sue capacità amaricanti;
- Sperimentare un lievito: anche qui, l’utilità potrebbe essere quella di, a fronte di un grist e una luppolatura “neutra”, studiare e conoscere il profilo aromatico di un certo lievito e i suoi eventuali off flavours;
- Sperimentare un ingrediente segreto, per verificare in che quantità e / o tempi riesce a dare il meglio di sé all’interno di una birra: sto pensando a spezie, frutta, aromi o qualsiasi diavoleria vi venisse in mente di aggiungere in pentola.
- Sperimentare o testare un impianto o un eventuale upgrade: la riproducibilità di una ricetta, in questo hobby è un obiettivo complesso da raggiungere, visto che ogni due per tre aggiorniamo la strumentazione o modifichiamo la tecnica correggendo il tiro di qua o allungando la mano di la. Utilizzare una SMaSH per confrontare il risultato finale è un ottimo modo per avere meno variabili possibili per effettuare un confronto il più possibile oggettivo.
- Sperimentare: Bisogna provare… provare… provare… provare… provare… provare…
Che stili birrari si possono fare con una ricetta SMaSH?
Messa così sembra quasi impossibile fare ricette in stile seguendo le rigide regole dettate nel sacro BJCP, ma a mio avviso, questa è una finta limitazione, anzi: certi stili sembrano essere pensati apposta sin dagli esordi per essere delle SMaSH e in rete si trovano molti esempi di ricette per stili molto vari come per esempio:
- Belgian Blond Ale
- English Bitter
- Golden Ale
- Grodziskie
- IPA
- Pils
- Saison
Sono sicuro che la lista è manchevole di stili che posso essere ridotti, nei loro ingredienti, a SMaSH. Chiedo scusa in anticipo.
Come si scrive una ricetta SMaSH?
Una ricetta SMaSH prevede:
- malto base al 100%: Avremo quindi un grist composto al 100% tra Pale, Maris Otter, Pilsner, Vienna e pochi altri malti base. Sono ammesse basse percentuali di malti speciali per intervenire sul colore;
- un unico luppolo: nelle quantità e gettate previste dalle IBU previste dallo stile di riferimento o dal proprio gusto.
- acqua, non necessariamente modificata con aggiunta di sali o altro;
- un solo tipo di lievito: e qui è facile visto che la stra-grande maggioranza delle birre homebrewed hanno un solo tipo di lievito.
SMaSH Golden Ale, esempio di ricetta.
Tutto sto pistolotto per dire che, la prima ricetta scritta da me è stata proprio una SMaSH!
Ecco la ricetta della primissima versione della mia Dot Net:
Metodo: BIAB
Litri mash: 30
Litri in pentola: 30
OG preboil: 1043
Min bollitura: 60
Litri in fermentatore : 23
Efficienza : 75 %
OG : 1049
ABV : 5.0 %
Plato : 12.2
IBU : 32.6
BU/GU : 0.67
Malti e Fermentabili:
Pilsner Grani 5000 gr (infusione monostep a 68° fino a conversione avvenuta)
Luppoli:
Hallertauer Hersbrucker (AA 4) 60 gr 60 min
Hallertauer Hersbrucker (AA 4) 30 gr 20 min
Hallertauer Hersbrucker (AA 4) 10 gr 5 min
Lievito:
SafAle English Ale S-04 (17-19° per almeno 2 settimane)
La mia Dot Net, nella stesura originale doveva essere una lager, trasformata successivamente in una Golden Ale per la paura di tenere occupato per mesi camera di fermentazione con soste lunghissime di lagherizzazione e maturazione. Nel caso si potrebbe sostituire tranquillamente l’S-04 con il MJ M54 oppure con due bustine di W-34/70.
Conclusioni.
Sei un homebrewer che vuole provare a scrivere una propria ricetta? Comincia dalle SMaSH e affianca con la lettura di un libro: ce ne sono diversi che spiegano in maniera semplice o avanzata la tecnica di scritture di ricette. A tal proposito non posso non consigliare Progettare Grandi Birre, che dovrebbe a prescindere essere presente in duplice copia in tutte le cantine. In questo modo si ottengono delle giuste basi per iniziare e per lanciarsi e provare a scriversela da sé. E l’approccio migliore è quello della “semplicità” che a complicarsi la vita, con l’homebrewing, è un attimo.
Ultima cosa, poi giuro basta: sei un homebrewer che non ha voglia di leggere un libro, capire cosa si sta facendo, e preferisce rompere le palle sui forum o sui gruppi facebook a tema chiedendo così dal nulla “una ricetta buona e collaudata”? Impara ad usare Google. E che cazzo.